Giovanni Leone
2006
Stracci, malandate stoviglie, una sedia sghemba, coppole logore, coperte da rammendare, rotoli di spago, pastorelli di creta: tasselli di vita che fu, in bilico sul filo del tempo, nell’attesa di riguadagnare la scena. È il carretto del cenciaiuolo, ‘o sapunaro, ricolmo di tutto e di niente. Piccoli mestieri nobilitati dalla miseria, piccoli servigi ad una città lazzarona, impertinente, ma sempre, nonostante tutto, viva.

LIBRI /